Ci sono molti motivi per una vacanza a Londra, un percorso tra le icone del rock e i luoghi che ne hanno consolidato il mito è sicuramente una di questi. Il 2017, poi, è un anno davvero speciale: cinquant’anni fa usciva infatti il primo singolo di una band destinata a restare nell’Olimpo del rock, il celebre Arnold Layne dei Pink Floyd. E sempre dello stesso anno è l’album più osannato dei Beatles, che miti lo erano già, ma che il leggendario Sgt. Pepper’s lonely hearts club band consacrò all’immortalità, e che il Regno Unito si prepara ora a celebrare grazie ad una serie di eventi, documentari e serate a tema, anche grazie all’uscita di un’edizione riedita dello stesso album.
Tra mostre a tema, luoghi in cui le star della musica britannica hanno vissuto o si sono esibite agli esordi, strade e vicoli dove sono state scattate le foto che sono poi diventate copertine icona degli album più celebri, preparatevi a partire: inizia un viaggio tra i luoghi culto della musica e le sue leggende.
Icone del Rock a Londra – The Pink Floyd exhibition: their mortal remains
C’e un maiale che fino al 1 ottobre sorvola, sospeso, il tetto del Victoria and Albert Museum: l’occasione è la retrospettiva che il museo londinese ha appena inaugurato per celebrare le sonorità progressive della più innovativa delle bande di rock progressivo britanniche, appunto i Pink Floyd, e il riferimento naturalmente è alla copertina di Animals. Si tratta di un autentico viaggio multisensoriale nel mito della band formata da Syd Barrett, dal bassista Roger Waters, dal tastierista Richard Write e dal batterista Nick Mason: tra cimeli d’epoca, performance live che hanno fatto la storia, iconiche copertine degli album (quale appunto la Battersea power station tra le cui ciminiere volava un maiale, chiaro riferimento ai politici e a tutti coloro che ingrassano sulle spalle altrui), strumenti musicali originali e documenti inediti di una band che ha fatto la storia della musica britannica e mondiale. A pochi passi dal museo, il bar The Gore offre anche un tea-time a tema: deliziosa la mousse al cioccolato ispirata a The dark side of the moon, o la torta al limone con mattoncini, chiara citazione di The Wall. Prezzo £50, che include anche il biglietto d’ingresso alla mostra.
Icone del Rock a Londra – Amy Winehouse: a family portrait
Ancora in tema di connubio tra musei e musica, molto interessante anche la retrospettiva che il Jewish museum dedica fino al 24 settembre ad Amy Winehouse a 6 anni dalla sua prematura scomparsa. Un percorso che è stato articolato in 3 sezioni: A family portrait, che vorrebbe mettere in evidenza il lato più personale, intimo ed introspettivo dell’artista di Camden, articolato tra abiti di scena, foto di famiglia ed oggetti personali pieni di ricordi; Amy street art tail, che ne ripercorre la carriera; e per finire una nuova installazione dello street artist Pegasus dal titolo Love is a losing game, celebre hit dell’artista scomparsa e tratto dal celebre album Back to Black.
Icone del Rock a Londra – Sulle strade di David Bowie
Chi non ha potuto assistere alla mostra che sempre il V&A lo scorso anno ha dedicato a David Bowie può sempre rifarsi visitando i luoghi culto della star inglese: a cominciare dal 23 di Heddon street, l’indirizzo che può definirsi il luogo di nascita di Ziggy Stardust, in quanto immortalato sulla copertina del celebre album del 1972 dal fotografo Brian Ward ben 5 mesi prima dell’uscita del celeberrimo The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders from mars. Sul muro esterno della casa campeggia ora una targa appunto dedicata al celebre alter ego. Altri luoghi culto sulle tracce di Bowie includono inoltre la casa di Brixton dove è nato, al 40 di Stansfield Road, o il murale a lui dedicato sul muro di Morley’s, nella vicina Tunstall road.
Londra icone del Rock – Inseguendo Jimi Hendrix
Al 23 di Brook street, dove un tempo c’era la casa di Jimi Hendrix, c’è ora un museo permanete a lui dedicato. Hendrix amava molto anche gli alberghi, ed infatti è proprio uno di questi, il Cumberland, che compare sul suo certificato di morte come luogo di residenza, il 18 settembre 1970, anche se al momento in cui l’overdose di barbiturici segnò la fine della sua giovane vita, Hendrix era in un altro hotel, il Samarkand di Notting Hill. In occasione del quarantesimo anniversario dalla morte dell’artista, il Cumberland gli ha dedicato la Jimi Hendrix suite. Hendrix è stato anche inquilino di Ringo Starr al 34 di Montagu Square: un indirizzo davvero interessante dl punto di vista musicale, in quanto, oltre ad appartenere a Ringo Starr, questa casa di Marylebone è un caposaldo del rock: è dove John Lennon ha vissuto per la prima volta con Yoko Ono, nonché dove furono scattate le celebri foto di loro due nudi per la cover di “Two Virgins”, ed è sempre qui che John Lennon registrò una versione demo di Eleanor Rigby. Una casa che in realtà non ha portato molta fortuna ai suoi abitanti, visto che John Lennon fu incriminato per possesso di cannabis e qundo in seguito Ringo la diede in affitto ad Hendrix fu poi costretto a cacciarlo perché’ gli aveva letteralmente distrutto l’appartamento.
Icone del Rock a Londra – Abbey Road and the Fab Four
Forse l’indirizzo musicale più noto al mondo. Imperdibile per i fan dei Beatles, visto che è qui che la band di Liverpool ha registrato la maggior parte dei suoi pezzi più celebri. Ed è sempre qui che ci sono le famose strisce pedonali che una mattina di agosto del 1969 furono fotografate per poi comparire sulla cover dell’omonimo album Abbey road. Per i fan dei Beatles un indirizzo imperdibile, al punto che – prima volta nella storia – dal 2010 sono diventate “grade II listed”, come a dire intoccabile patrimonio dell’umanità. Impossibile elencare tuti i luoghi culto dai quali sono stati ispirati o semplicemente transitati i Beatles, basti però sapere che per i veri appassionati si possono acquistare biglietti per tour a tema appunto sulle orme dei ragazzi di Liverpool.
Icone del Rock di Londra – (What’s the story) Morning glory?
Ovvero Oasis, ovvero un’altra copertina culto. L’indirizzo è Berwick street, l’anno il 1995, siamo a Soho e la scelta non è casuale, visto che Berwick street all’epoca ospitava una serie di negozi di dischi.
Per ripercorrere i luoghi culto degli Oasis imperdibile anche il Good Mixer, storico bar di Camden, dove si sono esibiti ai loro esordi anche i Pulp, oltre a Pete Doherty ed Amy Winehouse.
Sempre tra i locali che hanno visto le leggende del rock agli esordi esibirsi sul loro piccolo palco, impossibile non ricordare The Hope and Anchor di Islington: è qui che hanno affinato le corde vocali, tra gli altri, leggende quali i Dire Straits, i Cure, gli U2 e i Joy Division.
Icone del Rock Londra – Hard Rock Cafe’
Imperdibile, infine, per gli amanti del rock e della musica in generale, una visita al Hard Rock Cafe’ di Old Park lane, il primo della lunga serie che ne è poi seguita. Il suo interno è un vero santuario della musica: dalle fotografie delle icone del rock che da qui hanno transitato a veri e propri cimeli: dagli occhiali di John Lennon alle chitarre di Curt Cobain e Bob Dylan, dagli abiti di Freddy Mercury alla chitarra Lead II Fender di Eric Clapton, primo pezzo in assoluto donato alla celebre catena di ristoranti, e molto ancora.
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Manuela Travaglini
The Italian Community