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Settled Status figli minori
Come noto, i cittadini europei e i rispettivi familiari devono fare domanda attraverso l’EU Settlement Scheme per poter continuare a vivere nel Regno Unito oltre il 30 giugno 2021 (o 31 dicembre 2020 in caso di mancato accordo).
I minori, anche se nati nel Regno Unito – a meno che non siano britannici per nascita – non sono esentati dal dover richiedere il Settled Status.
Questo, anche se il/i loro genitori o tutori abbiano già ottenuto per se stessi il Settled o Pre Settled Status.
Non esiste un sistema separato per i minori rispetto a quello in essere per gli adulti, con l’unica differenza che fino a 16 anni non viene richiesto di indicare il proprio National Insurance Number, e fino a 18 anni non si devono dichiarare eventuali condanne penali.
I minori (fino a 21 anni) hanno due modi per presentare domanda, vediamoli insieme.
Domanda collegata a quella di un genitore
In questo caso sarà necessario che il genitore abbia già richiesto il Settled / Pre Settled Status (anche se non ha ancora ottenuto una decisione in merito), poiché la richiesta si farà utilizzando il codice identificativo ricevuto dal genitore al momento della presentazione della sua domanda.
In caso di esito positivo, il figlio riceverà lo stesso status del genitore.
Tale procedimento dovrà essere ripetuto per ciascun figlio per cui si desidera presentare domanda.
Per poter agganciare la domanda del figlio a quella del genitore bisognerà fornire prova del legame di parentela con il genitore che fa da “sponsor” (tipicamente presentando copia del certificate di nascita del figlio con indicazione del/i nome/i del/i genitore/i). Non è invece necessario fornire una prova della residenza nel Regno Unito del proprio figlio unitamente alla domanda, visto che il suo diritto deriverà direttamente da quello del genitore.
Il vantaggio del collegamento della richiesta è che il bambino ottiene lo stesso status del genitore: questo può essere utile quando ad esempio il genitore ha diritto al Settled Status, ma il figlio (che ha vissuto in Regno Unito meno di 5 anni) avrebbe diritto solo al Pre-Settled Status.
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Modo autonomo
In questo caso non sarà necessario indicare le generalità del genitore che fa da sponsor. Proprio come per un adulto, il minore dovrà però fornire prova della propria residenza continuativa in Regno Unito.
Quest’ultima opzione è sicuramente preferibile quando il minore risiede in Regno Unito da più a lungo rispetto al proprio genitore ed ha ad esempio maturato il diritto a richiedere il Settled Status, mentre il genitore avrebbe solo diritto al Pre Settled Status. O ancora nell’ipotesi in cui sia difficile reperire il certificato di nascita o un altro documento che indichi i dati dei genitori.
Per fornire la prova della propria residenza continuativa il minore potrà fare ricorso a tutte le prove documentali già ammissibili per gli adulti, ovvero, se in età scolare, presentare una lettera rilasciata dalla propria scuola/università che confermi il periodo di frequenza.
In molti hanno finora preferito presentare la domanda per i figli legandola a quella del genitore, nell’erronea convinzione che questa strada fosse più veloce e di esito più sicuro.
Come abbiamo visto non è proprio così, ma ad esserne convinti sono purtroppo anche alcuni dipendenti del Home Office, che alla mia amica Francesca hanno scritto in riferimento alle domande presentata per conto dei suoi tre figli, chiedendole di inviare i dettagli dello sponsor.
I figli avevano presentato domanda in modo autonomo, e pertanto non c’era nessuno sponsor – ha fatto notare lei – ma niente: trattandosi di minori, insistevano dall’altro capo del telefono, servivano i dati dei genitori. La questione si è finalmente risolta chiamando in causa il supervisor, che in diretta, come una rivelazione, ha dovuto spiegare alla sua collaboratrice (che di lavoro fa la consulente per il Settlement Scheme resolution center e dovrebbe essere espertissima di Settled status!) che anche i minori possono presentare domanda autonomamente, e che agganciarla a quella dei genitori è una possibilità ma non un obbligo.
In conclusione, la scelta su quale strada preferire dipenderà sicuramente e prima di tutto dalla propria situazione personale, dalla facilità con la quale è possibile reperire le prove documentali a supporto del rapporto di parentela con lo sponsor ovvero delle propria residenza continuativa sul territorio britannico; dal fatto che genitore e figlio abbiano maturato la stessa continuità di residenza, ovvero se la scelta di presentare la domanda in modo autonomo o congiunto comporti il poter beneficiare di uno status più vantaggioso e così via.
Non c’è una risposta univoca su quale delle due opzioni sia preferibile e la valutazione dovrà avvenire in riferimento alle circostanze personali di ognuno.
Naturalmente, sperando che su questo concordino anche i caseworkers del Home Office che avranno in carico la domanda dei vostri figli…
Le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a scopo informativo e non sono destinati a costituire, e non devono essere intese, come assistenza legale.
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Manuela Travaglini
The Italian Community