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Casi di successo di italiani a Londra
Italiani a Londra? Una città nella città. La comunità italiana, infatti, conta circa 700mila persone, una piccola città che nella capitale britannica vive, lavora, si innamora e sogna un futuro che, forse, la propria nazione non gli ha saputo dare.
A differenza del luogo comune che vuole gli italiani impiegati solo nel settore della ristorazione, i nostri connazionali lavorano nei più disparati ambiti, dal marketing al settore finanziario, spesso facendosi apprezzare per le proprie capacità.
Chiaramente, bisogna dire che ambientarsi, vivere e soprattutto guadagnare abbastanza da permettersi un affitto decente non è facile. Bisogna fare i conti con tante difficoltà: gli affitti sono alti, la cultura differente e il lavoro, almeno agli inizi, non è esattamente quello sognato. A complicare le cose, poi, ci si è messa la Brexit, con il governo inglese che sta importando un piano di immigrazione.
Eppure, ci sono tanti casi, piccoli e grandi, di italiani che ce l’hanno fatta, che hanno raggiunto i propri obiettivi professionali e di vita e che nella capitale inglese, un “melting pot” di culture, etnie, colori e sapori, hanno trovato la propria casa.
Vip che hanno scelto Londra come casa
Sono tanti i vip italiani che hanno scelto Londra come casa. Tiziano Ferro, ad esempio, ha vissuto nella City, così come il campione di motociclismo Valentino Rossi e Marco Tronchetti Provera. E che dire dell’ex calciatore Gianfranco Zola, un vero e proprio mito per i tifosi del Chelsea?
Anche più di recente moltissimi nostri connazionali si stanno affermando nel mondo dello sport: per esempio, il neo allenatore della Juventus Sarri ha vinto l’Europa League al primo anno al Chelsea, mentre qualche mese fa l’italiano Giuseppe Caridi ha ottenuto un grande successo vincendo la PokerStars Festival London Cup.
Ma oggi non vogliamo parlare solo di casi di successo eclatanti di sportivi e imprenditori, ma raccontarvi anche altri casi di successo solo all’apparenza più piccoli, che possono essere di esempio per tutti coloro che sognano Londra, le sue strade vive, i suoi pub, ristoranti, teatri, cinema sempre pieni di persone da ogni parte del mondo.
Altri casi di successo a Londra
Cominciamo dalla start up SonicJobs, fondata da Francesca Boccolini, che aiuta gli italiani a trovare lavoro attraverso una piattaforma “ad hoc”, con un “chatbot” avanzato che sottopone i candidati a un test psicometrico, selezionando i profili più idonei per una determinata posizione lavorativa.
Nonostante l’alto costo della vita e i ritmi lavorativi intensi, evidenziati dalla stessa Boccolini a Vanity Fair, a Londra, con talento e la giusta dose di impegno, è possibile ritagliarsi il proprio spazio e fare carriera.
Un’altra storia interessante è quella di Francesco Lucidi, nativo di Foligno, musicista vincitore di una borsa di studio all’Institute of Contemporary Music Performance.
In Italia, Francesco lavorava come responsabile di sicurezza e collaudi, ma poi ha deciso di dare una svolta alla propria carriera musicale proprio nella City. Nonostante l’impatto iniziale sia stato tutt’altro che facile, Francesco ha potuto dedicarsi alla sua passione principale perché l’arte, a differenza di quanto avviene in Italia, viene considerata con maggior rispetto. Francesco è uno degli attori del film “Rocketman”, dedicato a Elton John, dove interpreta il batterista.
Altro caso molto interessante è quello di Francesco De Carlo, stand-up comedian italiano che si è trasferito a Londra e che da poco ha scritto un libro, “La mia brexit”, dove racconta in chiave ironica cosa significhi “Brexit” nella vita quotidiana di chi ha deciso di trasferirsi a Londra proprio dopo l’uscita dalla UE.
Ci sono poi casi meno eclatanti, comunque esemplificativi di come lavorare a Londra, qualora ci si impegni abbastanza e si abbia un qualche asso nella manica, possa dare grosse soddisfazioni.
Per esempio, tra le altre, la storia di Lisa, addetta al ricevimento originaria di Venezia, che lavora alla reception di un piccolo hotel a 4 stelle dopo aver lavorato in altri ambiti, tra cui in una gelateria, e affrontato le difficoltà tipiche dell’arrivo in una metropoli come Londra.
Londra dunque è una città cara e competitiva, ma che offre anche tanti stimoli e tante opportunità lavorative se si hanno una buona dose di coraggio, voglia di fare e competenze.
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by The Italian Community