Vademecum semiserio su cosa è la Brexit, i tempi di attuazione, le conseguenze per la comunità italiana ed una possibile valvola di salvataggio per chi nel Regno Unito teme di lasciarci il cuore (europeo)…
Brexit: che cosa è?
Con il termine Brexit, di invenzione giornalistica, si intende l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea (“Britain + exit”=Brexit). Quando anche dalle sciagure si crea un brand…
Carta d’identità: Per entrare nel Regno Unito oggi ho bisogno del passaporto o basta ancora la carta d’identità?
Per entrare nel Regno Unito non è necessario il passaporto, ma è sufficiente ancora la carta d’identità. Purché però non sia troppo rovinata: il timore da parte delle autorità inglesi potrebbe infatti essere quello di trovarsi di fronte ad un falso. Per chi l’ha dimenticata nella tasca dei jeans e poi l’ha messa in lavatrice dunque meglio chiedere il rinnovo prima della partenza!
Vuoi avere maggiori informazioni sulla Brexit?
Ecco i link utili:
Divorce bill(ions)
Ovvero il costo dell’uscita dall’Unione. Il conto, salatuccio, sembra aggirarsi sui 40 billions. Se state pensando “ma chi gliel’ha fatta fare??!” non siete i soli…
Europa o Unione Europea?
Sembra scontato, eppure non tutti sanno che c’è una differenza tra le due. L’Europa è un continente (come l’Africa o l’America, per dire…) l’Unione Europea è un soggetto politico-economico sovranazionale, potremmo definirlo un’associazione di alcuni stati europei che hanno deciso di istituire tra loro una zona di libera circolazione e libero mercato. Il Regno Unito ha votato per uscire dall’Unione Europea, ma resta parte, naturalmente, del continente Europa. Se le cose andranno come si spera però anche post Brexit il Regno Unito continuerà ad essere sotto European Union almeno nel drop down menu di ebay, che al momento in questa include anche Svizzera e Norvegia (che non ne fanno parte): lo shopping internazionale – forse – e’ salvo…
Futuro: quali saranno le conseguenze della Brexit?
Per questa risposta servirebbe la sfera di cristallo, ci stiamo attrezzando ma ancora non sappiamo cosa rispondere. Forse la cosa migliore sarebbe armarsi di ottimismo e cercare di sfruttare le opportunità che dalla Brexit potranno emergere… o pensarla come Edoardo De Filippo e ripetersi “adda passa’ a nuttata”…
God Save the Queen!
Ovvero gli obiettivi della Brexit: perché è avvenuta? Cosa si voleva ottenere? Quali i motivi che hanno portato il popolo britannico a voler prendere le distanze dall’Unione Europea? Il discorso naturalmente sarebbe troppo complesso per questa sede, in una parola però potremmo riassumerlo con un termine: sovranità. Il Regno Unito ha detto no all’Unione perché’ vorrebbe riprendere il controllo di leggi, tribunali e soprattutto confini del territorio di Sua Maestà. L’Impero britannico per molti esiste ancora…
Hard or Soft?
E’ un altro dei tormentoni presenti sulla stampa: sarà hard Brexit o Soft Brexit? Termini naturalmente privi di qualsiasi connotazione legale ma che in ultimo indicano quanto il Regno Unito sarà disposto a cedere pur di raggiungere un accordo che permetta di far salva la circolazione di beni e persone con i paesi dell’Unione, senza rischiare di dover affermare “si stava meglio quando si stava peggio…”
Lavoro: E’ possibile ancora ottenere un lavoro in UK? E in futuro?
Sì, è possibile, e senza differenze almeno fino alla chiusura dei negoziati Brexit. La situazione resterà la stessa anche dopo solo se il Regno Unito decidesse di restare nel mercato unico accettando la libera circolazione delle persone. Ai caso contrario, chi vuole trasferirsi in Inghilterra potrebbe dover trovare un datore di lavoro che gli faccia da sponsor già prima di partire, e con tale offerta richiedere un visto. Insomma, per il futuro potrebbe non esserci più spazio per i “dilettanti allo sbaraglio…”
Permanent Residence: E’ necessaria?
No, fino al momento in cui il Regno Unito resterà nella UE non è necessario per i cittadini UE richiedere il certificato di residenza permanente per vedersi riconosciuto il diritto di residenza. Per il post Brexit si parla di obbligo di richiesta di settled status. Meglio organizzarsi per tempo? Sicuramente si se si hanno condanne penali rilevanti (in questo caso secondo la legge nazionale britannica non si passa il confine), altrimenti va bene essere fatalisti e aspettare gli sviluppi.
Quando scade il biennio di negoziati Brexit?
Theresa May ha iniziato il processo biennale di uscita dall’Unione Europe ail 29 marzo 2017, invocando l’ormai famoso articolo 50 del trattato di Lisbona. Sonni (quasi) tranquilli garantiti almeno fino al 29 marzo 2017!
Sanità: E’ ancora possibile l’accesso al servizio sanitario nazionale britannico (NHS)?
Per i cittadini UE la copertura sanitaria non subirà modifiche fino all’uscita definitiva del Regno Unito dall’UE. Per il futuro c’è la volontà di UK ed UE di garantire l’accesso sanitario ai rispettivi cittadini ma è ancora tutto da definire, e l’esito dipendera’ dai negoziati. Nel dubbio, meglio non ammalarsi…
TEAM: La Tessera Europea di Assicurazione Malattia continuerà ad essere valida?
La validità della TEAM non ha subito modifiche dopo il risultato del referendum del 23 giugno 2016. La Tessera, che garantisce accesso gratuito alle cure urgenti, dipende dall’appartenenza all’Area Economica Europea, che include Stati non membri dell’UE. Pertanto, la validità futura della TEAM dipenderà dalla permanenza o meno del Regno Unito nell’AEE (e non nell’Unione Europea!).
Universita’: Che effetti ha ed avrà la Brexit sugli attuali studenti UE in UK?
allo stato attuale i cittadini europei che si iscrivono all’universita’ nel Regno Unito sono tenuti a pagare le stesse tasse degli student britannici, e alle medesime condizioni hanno inoltre diritto ad accedere a prestiti e borse di studio. Il governo ha confermato che le cose non subiranno modifiche per gli iscritti a partire dall’anno accademico 2018/2019. Dopo, la situazione sarà disciplinata alla luce dell’esito dei negoziati e agli studenti europei potrebbero applicarsi le norme e le tasse (più onerose) già in vigore per i cittadini extraeuropei. Meglio studiare sodo e completare i propri studi per tempo. Mai come adesso, essere fuori corso potrebbe costare caro…
Visto: Per viaggiare in UK oggi ho bisogno del visto? E in futuro?
No, per i cittadini UE oggi non c’è bisogno di alcun visto per entrare in UK. E nessun visto sarà necessario fintanto che il Regno Unito resterà ancora nell’UE. Per il futuro… ormai l’abbiamo capito: bisognerà attendere l’esito dei negoziati, e magari sperare che avvenga con l’Italia quanto già previsto con altri paesi quali Svizzera e Norvegia, per i quali, nonostante non facciano parte dell’Unione, non sono previsti visti all’ingresso. Un po’ come la spedizione pacchi ebay di cui alla lettera “E”.
Zucchine
Ovvero la cosiddetta “courgette crisis”, aumento dei prezzi a causa della carenza di questo vegetale normalmente importato dalla Spagna. I britannici hanno aperto gli occhi e partendo dalle zucchine di colpo si sono accorti che nel Paese in quanto ad approvvigionamento di cibo e materie prime alimentari c’è un deficit commerciale non da poco, con importazioni di valore superiore al doppio delle esportazioni. Di colpo, l’abolizione dei dazi commerciali non è apparsa un’idea così cattiva, ma quella era l’Unione Europea: so last year!
…ed infine le lettere mancanti dal nostro elenco alfabetico: mischiate tra loro, a volte usate due volte, compongono la parola matrimonio.
E se spesso, da quando la Brexit ha scosso la flemma britannica, si parla di rottura dall’unione, di costo del divorzio, di piatti che volano o separazione consensuale, noi invece vorremmo credere ancora che sia l’amore a muovere il mondo. E allora il consiglio per gli indecisi è di smettere con gli indugi e unirsi alla propria dolce metà (britannica) grazie ad un matrimonio (o unione civile) che potrà assicurare al fortunato partner di un cittadino italiano la possibilità di fare richiesta di cittadinanza italiana – e tornare ad essere anche europeo – dopo soli 3 anni dal matrimonio, o addirittura 18 mesi se si hanno figli. Le autorità italiane avranno poi ben due anni di tempo per rispondere, o potrebbero anche non rispondere proprio, ma questa è un’altra storia…
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Manuela Travaglini
The Italian Community