A seguito dello scioglimento anticipato delle Camere, il 4 marzo 2018 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano: i cittadini in possesso dei requisiti saranno chiamati ad eleggere i propri rappresentanti alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, da scegliere tra quelli presenti nelle liste dei candidati che si presentano nella Circoscrizione di appartenenza.
Quello di voto è un diritto tutelato dalla Costituzione Italiana che la Legge 27 dicembre 2001, n.459, ha esteso anche ai cittadini italiani residenti o che si trovino temporaneamente all’estero, i quali possono votare per le elezioni politiche nazionali scegliendo tra i candidati che si presentano nella Circoscrizione estero.
Ma come votare per le elezioni 2018 se sei all’estero?
Cercheremo di spiegarvelo con questo articolo.
ELETTORI ISCRITTI AIRE: VOTO PER CORRISPONDENZA
Il voto per posta alle elezioni 2018 è la procedura ordinaria prevista per I cittadini italiani residenti all’estero ed iscritti all’AIRE, a meno che gli stessi non abbiano optato per l’esercizio del voto in Italia (scelta che in questo caso andava effettuata entro l’8 gennaio 2018, cioè nei 10 giorni successivi allo scioglimento delle camere).
Gli iscritti AIRE riceveranno il plico con la scheda per votare e le relative istruzioni al proprio indirizzo, dunque bisognerà solo rispettare la scadenza e soprattutto accertarsi che l’indirizzo in possesso del consolato italiano sia quello in cui attualmente si risiede, altrimenti aggiornarlo tempestivamente.
ELETTORI NON ISCRITTI AIRE CHE VIVONO ALL’ESTERO DA ALMENO 12 MESI
Ai sensi della legge 470/1988 l’iscrizione all’AIRE è obbligatoria (e gratuita) per i cittadini che trasferiscono la propria residenza all’estero per periodi superiori a 12 mesi; se pertanto non ci si è ancora iscritti bisognerebbe affrettarsi a regolarizzare la propria posizione per poter esercitare il proprio diritto di voto dall’estero per le elezioni 2018. Altrimenti infatti si risulta ancora iscritti nelle liste del comune italiano di ultima residenza.
Leggi questo articolo per maggiori informazioni: Iscizione AIRE
ELETTORI TEMPORANEAMENTE ALL’ESTERO (TRA 3 E 12 MESI)
Gli elettori italiani (ed i loro familiari conviventi) che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi potranno anch’essi partecipare al voto per le elezioni 2018 per corrispondenza, ricevendo la scheda al loro indirizzo all’estero, purché entro il 31 gennaio 2018 facciano pervenire al comune d’iscrizione nelle liste elettorali un’apposita opzione (revocabile entro i medesimi termini in caso di rientro anticipato in Italia).
L’opzione (cliccare qui per un facsimile ) può essere inviata per posta, telefax, posta elettronica anche non certificata, oppure fatta pervenire a mano al Comune anche da persona diversa dall’interessato.
La dichiarazione di opzione, obbligatoriamente corredata di copia di documento d’identità valido dell’elettore, deve in ogni caso contenere l’indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale, l’indicazione dell’Ufficio consolare competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza, dichiarandosi inoltre consapevoli delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci.
Se si seguirà correttamente la procedura di cui sopra, entro il prossimo 14.02.2018 l’Ufficio consolare invierà per posta al domicilio indicato un plico contenente il certificato elettorale, la scheda o le schede elettorali (due se si è in possesso dei requisiti per votare anche per il Senato della Repubblica), una busta piccola, una busta di formato più grande – preaffrancata – recante l’indirizzo del competente Ufficio consolare, un foglio informativo con le istruzioni per esercitare il diritto di voto e le liste dei candidati della circoscrizione Estero tra i quali scegliere.
In caso di mancata ricezione del plico a domicilio, a partire dal 18.02.2018, ci si potrà rivolgere al Consolato italiano della città estera di residenza per chiedere la verifica della propria posizione elettorale e l’eventuale rilascio di un duplicato.
Il termine per la restituzione al consolato delle buste contenenti il voto è fissato alle ore 16:00 del 1° marzo 2018.
E’ in generale nostra cura (ed interesse) evitare che si verifichino ipotesi fraudolente e cioè che il plico venga inviato ad un indirizzo nel quale non risiediamo più (e dunque finisca in mani sbagliate), nonché comunicare al consolato di appartenenza la modifica del nostro stato civile (registrazione di certificati di morte o matrimonio, perdita della cittadinanza ovvero rientro in Italia).
Ricordiamo infatti che il voto, come definite dallo stesso dettato costituzionale, è personale, libero e segreto ed infatti gli elettori hanno l’obbligo di assicurare la custodia del materiale elettorale ricevuto fino al successivo invio al Consolato, nonché il divieto di cessione a terzi, pena l’applicazione delle sanzioni penali previste dalla stessa legge 459/2001.
Se si verificano episodi lesivi dei principi di cui sopra non si abbia timore di denunciarli alle autorità competenti.
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Manuela Travaglini
The Italian Community