E’ l’evento più prestigioso e atteso dagli appassionati di tennis. Terzo in ordine cronologico tra i quattro tornei del Grande Slam dopo gli Australian Open e i Roland Garros e prima degli US Open, Wimbledon è l’unico ad essere giocato sull’erba e sicuramente il più prestigioso, con un fascino che va al di la del torneo stesso: tra antiche tradizioni, aneddoti e tocchi di originalità che ne fanno un’esperienza truly British.
Wimbledon dura due settimane e secondo la tradizione, che entra in gioco anche per questo, inizia sei settimane prima del primo lunedì di agosto. Quest’anno Wimbledon è iniziato il 3 luglio, mentre le finali, salvo imprevisti dovuti alla solita pioggia, saranno rispettivamente il 15 (femminile) e il 16 luglio (maschile). Per prepararci al grande evento abbiamo stilato una lista di fatti, aneddoti e tradizioni che continuano ad incrementare e tenerne vivo il mito.
1) Wimbledon is 138 years old!
Nel 1877 il nome del The All England Croquet Club, centro sportivo basato a Wimbledon, fu modificato con l’aggiunta delle parole “and Lawn Tennis”, e per festeggiare il nuovo sport, inventato in Inghilterra nel 1873, fu organizzato il primo torneo di tennis maschile al mondo. La competizione femminile verrà introdotta solo nel 1884. Al primo torneo parteciparono 22 dilettanti mentre il biglietto d’ingresso per i circa 200 spettatori costava uno scellino.
2) And the winner is…
Il primo vincitore del torneo fu Spencer Gore, che decise di giocare d’astuzia e piazzarsi a rete, in questo modo intercettando tutte le palle che oltrepassavano la metà campo, finendo per vincere il torneo. Il serve and volley però non esisteva ancora, ed infatti gli organizzatori contestarono il metodo di gioco a Gore, mettendone anche in dubbio la vittoria. Alla fine gliela accordarono, e il nuovo modo di giocare fu accettato, a patto però che nel rinviare la palla non si oltrepassasse la rete con il braccio.
3)The Devil and the Holy Spirit
Il campione più giovane ad aver mai vinto Wimbledon è stato Boris Beker, all’età di 17 anni e 227 giorni, nel 1985. Poco più di 100 anni prima, un altro campione ha però registrato un curioso record: a vincere l’edizione del 1879 fu infatti il vicario dello Yorkshire reverendo John Hartley, che in finale sconfisse Vere Goold, un irlandese in seguito accusato di omicidio.
4) The longest and the shortest
L’incontro più lungo mai disputato a Wimbledon è durato 11 ore e 5 minuti: si tratta dell’incontro del primo round tra John Isner e Nicolas Mahut, giocatosi nell’arco di 3 giorni e con il set finale durato ben 8 ore e 11 minuti, finite 70-68 per Isner. Il record per l’incontro piu’ breve appartiene di nuovo al reverendo Hartley, che due anni dopo aver trionfato, nel 1881 perse la finale in soli 37 minuti.
5) Wimbledon is pigeon-free
A Wimbledon non ci sono piccioni: non perché’ questi pennuti non amino il tennis, ma perché’ c’è un falcone di nome Finnegan che sorvola i campi verso le nove del mattino per oltre un’ora ogni giorno, prima dell’apertura ufficiale dei cancelli, impedendo così l’ingresso in campo ad ospiti poco graditi che potrebbero distrarre I giocatori, oltre a causare problemi d’igiene.
6) Please Join the queue
E’ una delle prime cose che si notano quando si viene in vacanza a Londra dall’Italia: la coda. Usanza tipicamente inglese, e qui rigorosamente rispettata, a volte può diventare di proporzioni davvero inumane. Anche Wimbledon non si sottrae alla tradizione: la coda più lunga si è registrata nel 1991, quando a causa del tempo pessimo (eh si, meriterebbe un punto tutto suo perché è proprio vero: è la pioggia la protagonista vera di Wimbledon!) fu necessario giocare la prima domenica del torneo – storicamente giorno di riposo. Si presentarono circa 18.000 persone che restarono in fila aspettando l’apertura dei cancelli per anche 20 ore, formando una coda di quasi 2 km e ½!
7) Royal Blood and no sponsors, thanks!
A Wimbledon non ci sono sponsor… almeno non in campo.
In compenso però è l’unico torneo del Grande Slam ad essere patrocinato dalla famiglia reale. C’è addirittura un Royal Box e i giocatori fino al 2003 dovevano ossequiare i membri della Royal family presenti all’evento. Tradizione poi abolita dal Duke of Kent che è il presidente del All England Club. Oggi l’obbligo d’inchino resta solo se sono presenti la Regina o il Principe Carlo.
8) White Wash
La tradizione vuole che i giocatori vestano di bianco, al punto che prima di ogni incontro devono sottoporre quello che indosseranno aspettando l’approvazione del comitato organizzativo. La regola, codificata, prevede per l’appunto niente colore a parte piccolissime eccezioni (tipo per il logo), niente colori fluorescenti, preferenza per leggeri tocchi pastello, e questo riguarda anche scarpe, cappellini e calze. Ne sa qualcosa Roger Federer, cui fu chiesto di cambiare le scarpe perché la suola era arancione.
9) Money matters
Lo slam londinese nel 2015 avrà il montepremi più alto nella storia del tennis. Il prize money sarà in totale di 26,75 milioni di sterline, con un aumento di £1,75 milioni (7%) rispetto al 2014. I vincitori del singolare maschile e femminile si porteranno a casa una cifra pari a £1,88 milioni, (2.600.000 euro). E non se la passerà male neanche chi a Wimbledon sarà poco più che una comparsa: farsi eliminare al primo turno significherà comunque assicurarsi un assegno di £29.000, cifra record equivalente a piu’ di 40.000 euro.
9… e ½
Chi si aggiudicherà il premio – ed il titolo? I bookmakers inglesi dicono Federer, che in questa stagione ha dimostrato grande forma fisica e bravura. I suoi principali avversari che potrebbero insidiare una sua probabile vittoria sono Nadal e Murray. In questo caso unico italiano inserito nei palinsesti, direi Fabio Fognini: vale 350 volte la posta, dato anche a 500 volte la posta. Good luck!
Manuela Travaglini
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