L’estate è arrivata (almeno sul calendario) e il clima mite e le giornate lunghe ispirano molti ad abbandonare la metro a favore della più salutare due ruote. Parliamo della bicicletta, tra i mezzi di trasporto più antichi e sempre più popolari, anche in una metropoli come Londra.
La grande città oltremanica infatti, non è proprio un esempio di “bike friendly city” ma, nonostante ciò, continua a crescere il numero di commuters che usa la bici per andare a lavoro, per spostarsi, o semplicemente per fare un po’ di sana attività fisica.
Con un occhio a paesi come l’Olanda, patria europea della cultura della bici, Londra negli ultimi anni ha visto sensibilmente aumentare le manifestazioni promosse dal popolo a due ruote che si unisce, così, in protesta, contro la prepotenza di automobilisti e vetture ad invadere le strade. Ogni anno sono centinaia gli eventi in cui i ciclisti di Terra di Albione si ritrovano: dalla Critical Mass, appuntamento con cadenza mensile per promuovere una maggiore sensibilizzazione della collettività verso i problemi legati all’inquinamento, ad eventi annuali come la la World Naked Bike Rider che, proprio poche settimane fa, ha visto le strade principali di Londra invase da un lungo corteo di ciclisti completamente nudi sulla loro due ruote, per protestare contro la cultura della “dipendenza dal petrolio”. Ma se sono molti coloro che vanno in bici per promuovere un approccio alla vita più “green-style” la maggior parte dei ciclisti londinesi adotta la due ruote per migliorare la propria qualità della vita.
Guidare la propria bici per andare a lavoro, ad esempio, assicura un esercizio fisico costante, ottimo per la salute, taglia i costi dei mezzi di trasporto che a Londra sono carissimi e, incredibile ma vero, all’interno della città permette di raggiungere la meta di destinazione in molto meno tempo che in quello che trascorreremmo sui mezzi.
Tempo, salute, denaro sono tra le ragioni menzionate anche dal sindaco Boris, forse il ciclista più noto di Londra e promotore di un cambiamento di prospettiva.
Sul sito di Transports of London, infatti, si parla di piani concreti per trasformare la città in una metropoli bike-friendly, con percorsi dedicati, strade messe in sicurezza e la creazione di un “villaggio verde”. Le stime dicono che entro il 2020, coloro che sceglieranno di usare la bicicletta per muoversi sulle strade di Londra saranno circa il doppio di adesso, urge quindi un piano di azione.
Se al momento, invece, pedalare per alcune arterie della città rimane un azzardo, sono molti i comuni che organizzano corsi ed incontri per aiutare la gente ad avvicinarsi alle due ruote e guidare in maniera sicura. Casco, luci, elementi catarifrangenti e tanta prudenza sono fondamentali, ma è importante anche una conoscenza della strada e delle tecniche per guidare senza essere investiti!
Londra, capitale europea più amata dai giovani, non può più ignorare un fenomeno enorme come quello deIl’aumento costante del numero di ciclisti, una vera e propria community che sempre di più fa sentire la sua voce e si riunisce in gruppi, meet-up ed iniziative tese a far incontrare le persone accomunate da questa passione e spesso un ottimo modo per iniziare la propria avventura sulle due ruote. E come non menzionare quelle ormai note ai più come le “Boris-Bike”? Parliamo delle bici disponibili 24/24h in tutta la città ed “affittabili” tramite bancomat. Semplici da usare, sono un ottima ed economica alternativa per chi non possiede una bici e ne ha bisogno solo per ricoprire piccoli percorsi.
Qui tutte le istruzioni all’uso: https://www.tfl.gov.uk/modes/cycling/santander-cycles?intcmp=2295
Andare in bici per Londra, non solo può migliorare la nostra quotidianità in termini di salute, costi e tempo ma da anche l’opportunità di vedere la città con altri occhi, scoprire angoli mai visti e godersi gli splendidi panorami che può offrire ma che sfuggono da dietro i vetrini di un bus o viaggiando con la metro sotto terra.
Prendete casco, giubbetto e lucine allora e godetevi la città come non l’avete mai vista, magari poi ad un certo punto, arriverà anche l’estate vera…
Cristina Carducci
www.theitaliancommunity.co.uk