Quando il ministro italiano Franceschini ha svelato il nome del dominio web che sarà a tutti gli effetti il supporto al sito ufficiale dell’Expo2015, un coro di urla si è alzato, in particolare dal web. Perché il sito si chiama Verybello ed è nient’altro che un raccoglitore di eventi legati alla kermesse che vedrà i fari puntati su Milano per i prossimi mesi, da Maggio in poi. Verybello è un nome probabilmente azzeccato per il pubblico di stranieri che stazionerà in Italia nel 2015: ma è davvero poi così efficace?
Sul web e sui social impazza ancora adesso, a distanza di giorni, la polemica: verybello, per intenzioni, nomi e struttura non piace praticamente a nessuno (se non alle autorità). C’è chi richiama alla memoria Dante, Boccaccio, Foscolo e altri grandi della letteratura, definendolo ormai morto come concetto (verybello proprio non va giù), e chi invece si appella a tutti gli stereotipi che gli stranieri hanno su di noi: se very bello è ok, perché non pizza e mandolino?
Il sito verybello.it fungerà però da vero supporto alla comunicazione di questo mastodontico evento internazionale. Quasi 6 milioni di biglietti sul totale dei venduti (8 milioni) è stato acquistato da stranieri. Il sentore è quello che l’Italia non sia poi così pronta ad accoglierli… forse very bello è fin troppo esagerato, magari bastava un così così?