Nel 2013 sono stati registrati oltre 4.8 milioni di italiani all’estero. Le Community italiane all’estero sono in rapido e costante aumento. I giovani e le famiglie si spostano sia per la delicata situazione lavorativa italiana, sia per un’evoluzione organica sociale. Il fenomeno della mobilità sociale infatti non riguarda solo i Paesi in crisi ma anche quelli che funzionano bene. Al giorno d’oggi non c’è più la paura dell’ignoto: grazie alla conoscenza data soprattutto dalla Rete, non si teme più di fare un salto nel buio. I trasporti low cost hanno abbassato le barriere geografiche e partire anche con famiglia a seguito è diventato a portata di quasi tutti i portafogli.
Adesso più che mai: è il momento delle Community.
TIC BOOTH#1_La nuova realtà delle Business Community from The Italian Community London on Vimeo.
Business Community all’estero: i fattori fondamentali
Questa nuova realtà delle Business Directory all’estero ovviamente ha creato e sta creando molti cambiamenti socio-culturali. Influenzando in modo radicale anche la natura delle Business Community.
Si sono creati due nuovi fattori fondamentali che potranno fortemente contribuire al successo delle attività non solo all’estero ma anche quelle in Italia.
Il primo riguarda l’evoluzione del target audience per le attività all’estero.
Prendiamo il Regno Unito : oggi un business italiano può contare di vendere i suoi prodotti o servizi non solo agli italofili stranieri interessati al Made in Italy che sono sempre più in crescita, ma anche a mezzo milione di compatrioti. Questo molte attività lo stanno scoprendo pian piano. Soprattutto per le ventures già radicate in UK, che erano abituate a rivolgersi ad un audience più che altro straniero, il fatto di proporsi agli italiani stessi non è sempre scontato. Quando invece è un fattore di successo pressoché assicurato in chiavi di business relationship. Pensiamo ai vantaggi che si vengono a creare in un rapporto cliente/fornitore che ha la stessa cultura, percezione del mercato, e soprattutto la stessa lingua. Di riflesso, per i consumatori si è creata una nuova fascia di fornitura di prodotti e servizi. Fino a qualche anno fa se si cercava un dentista italiano, avvocato italiano, commercialista italiano, ristorante italiano, se ne trovavano decine, oggi se ne trovano centinaia se non migliaia. La domanda che quindi un tempo era coperta da fornitori stranieri, è oggi di fatto soddisfatta dalle aziende italiane stesse all’interno delle varie Community.
Business Community all’estero: internazionalizzazione
Il secondo fattore riguarda le attività in Italia.
Con il radicarsi e l’affermarsi delle Business Community all’estero, si sono create nuove straordinarie possibilità di internazionalizzazione. Al giorno d’oggi infatti l’espandersi dei business all’estero si sta attuando non solo grazie alla tecnologia che permette ad esempio di vendere in Cina o Russia senza muoversi da casa, attraverso la Rete ed un e-commerce, ma anche grazie alla possibilità di creare collaborazioni e partnership strategiche B2B, con attività compatriote già sui mercati esteri. Se vuoi vendere biscotti siciliani, perché non contattare un negozio o ristorante siciliano già affermato nel Regno Unito e unire le forze…
Questi due nuovi fattori, evoluzione del taget audience e apertura all’internazionalizzazione, visti in chiave realistica, non solo ottimistica, rivoluzioneranno la realtà delle Business Community all’estero e daranno un contributo rilevante alla crescita economica del nostro Paese.
Alessia Affinita
Direttrice
www.theitaliancommunity.co.uk
Scopri le business community italiane all’estero che abbiamo già lanciato:
• The Italian Community London
• The Italian Community Berlin
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